Da Monte Grifone .... a mezzo Garrone

Pubblicato il 24 ottobre 2023 alle ore 15:51
Palermo vista Monte Grifone

Da Monte Grifone, la nostra città svela la sua geometria frutto del tempo e delle azioni dell'uomo. L'asse principale, ben visibile al centro della foto, si diparte dalle pendici del monte e attraversa il cuore pulsante del centro storico. Dal mosaico irregolare di storia e cultura dell'antica Panormus, emerge un ordine architettonico risalente alla fine dell'800. Via Libertà si stende come un elegante boulevard, fiancheggiata da strade simmetriche che definiscono i contorni del quartiere. Dopo questa breve fase, il ventesimo secolo ha portato una crescita urbanistica caotica, simile a una macchia d'olio. Forse ciò è il riflesso del nostro spirito individualista e anarchico, dove le regole sono vissute come imposizione.

Ecco, dunque, Palermo in tutta la sua complessità! La leggendaria Conca d'Oro ha subito l'erosione causata dal "sacco di Palermo", e solo in lontananza, ai piedi di Monte Pellegrino, emerge il Parco della Favorita, un'oasi verde in mezzo al cemento.

Immaginatevi di essere a Piazza Castelnuovo (il Politeama) o in Piazza Verdi (il Massimo). Alzando lo sguardo oltre i palazzi, verso la Stazione Centrale, i vostri occhi incontreranno la presenza del Monte Grifone. Alto 852 metri, delimita la Conca d'Oro a est e i suoi versanti declinano nei mandarineti di Ciaculli.

L'immagine di copertina cattura esattamente questo panorama, ma dal punto di vista opposto all'osservatore che scruta dalla città.

Si dice che il monte debba il suo nome a una colonia di grifoni che un tempo nidificavano sui suoi anfratti, ma che sono stati purtroppo decimati da bracconaggio e trappole avvelenate messe per le volpi.

 

Ma, perché "mezzo Garrone"? Avevamo pianificato un percorso che si divideva in due fasi. La prima ci avrebbe portati, passando per l'Orecchiuta fino al Monte Grifone; la seconda, invece, attraversava Piana degli Albanesi, con destinazione finale la Grotta del Garrone.

Eravamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda, ma "un'inattesa" deviazione ha cambiato il corso della giornata. Intorno a ora di pranzo, ci siamo ritrovati, per ragioni ancora ignote, in un accogliente agriturismo vicino a Santa Cristina Gela. Il risultato? Un pranzo che si è prolungato per due ore e mezza, un piacevole e leggero torpore indotto dal vino, e con le ombre della sera che avanzavano, abbiamo concluso che la Grotta del Garrone poteva attendere un altro giorno.

 

Eccoli i nostri! Ancora entusiasti, prima della fase post-postprandiale.....!


Soci di ADS Biciclettando a Monte Grifone

1° Segmento - Da Palermo a Monte Grifone, via Orecchiuta



Eccoci qui. Freschi e pettinati al distributore di benzina sulla Palermo-Sciacca, appena dopo via Ernesto Basile. Con noi c'è Massimo, grande pedalatore che oggi vuole provare una e-bike della Yamaha



Il nostro itinerario ci guida attraverso i sentieri della riserva dell'Orecchiuta, o quello che ne rimane, dopo gli incendi di questa estate, cominciando dalle cosiddette "Giostrine", un single-track troppo vicino alla scarpata per i miei gusti. Infatti, per evitare stress, preferisco spingere la bici a piedi tenendomi lontano dal dirupo.


Inizio percorso "Le Giostrine"
Claudio
Vittorio
Massimo
Stefano
Salvo
Dario
Marzio

Riconoscete questo figuro in posa equestre? È inconfondibile... il nostro dandy-epicureo, anche noto come "Mr. Specialized". Con la sua postura regale è  paragonabile solo alle audaci raffiguarazioni di d'Annunzio alla conquista di Fiume. Inforca il suo fido destriero, e con un'aura di elegante nonchalance, sfida le insidie del tortuoso single-track, trasformando il percorso impervio in una passerella su cui esibire il suo stile unico e la sua innata maestria. 




Terminato (finalmente) il single-track "da capre", tutti in gruppo verso la "Gallinella" ....


La Gallinella - Orecchiuta

Panorama mozzafiato, ma anche la tristezza della natura distrutta dagli incendi di questa estate. Sicuramente, non rivedrò più quelle sfumature di verde in controluce che caratterizzavano questi pendii. Prossima sosta il bacino di San Salvatore.


ASD Biciclettando - Bacino di San Salvatore

Lungo la strada per Monte Grifone, si trova un punto panoramico noto come "i tre Santi". Non sono certo dell'origine del nome, soprattutto perché sul posto si trova una sola statua, purtroppo danneggiata, priva di mani e testa, con cui qualcuno ha voluto giocare ....



Proseguiamo lungo una strada sconnessa che ci porta alle pendici del Monte Grifone. Da lì, scegliamo una via diretta per salire, caratterizzata da una pendenza superiore al 10%. La superficie, composta da pietre e terra smossa, rende difficoltoso il passaggio poiché le ruote delle bici tendono a slittare e mancano di aderenza.


Eccoci arrivati finalmente in cima a Monte Grifone. Non è chiaro quale strano fenomeno fisico, forse l'altitudine, ha modificato la  capigliatura di Vittorio ....!


Marzio ed Enrico

Per me, che appartengo alla generazione dei "boomer", i due in primo piano mi ricordano tanto i personaggi di questa serie. Vi ricordate? Dopo il 90° minuto partiva la sigla con i due simpatici protagonisti a condividere strane missioni ... e altro ....



2°  Segmento - Da Monte Grifone alla Grotta del Garrone



La Grotta del Garrone si trova nella riserva naturale Serre della Pizzuta, nel territorio di Piana degli Albanesi. Vi mostro il percorso da Monte Grifone, per chi volesse cimentarsi. Il profilo altimetrico è fattibile, anche dopo aver affrontato il dislivello di Monte Grifone.

Ma, era già ora di pranzo. Curiosamente, sembra che alcuni membri del nostro "glorioso" gruppo di ciclisti siano dotati di un orologio biologico persino più accurato dell'ultimo modello atomico – basato, tra l'altro, sull'isotopo dello Stronzio (e per favore, trattenete quelle battute! L'isotopo 38S è scienza seria, gente).

Puntualissimi, alle 13:00:00:01, i richiami della foresta sono diventati impossibili da ignorare. C'era chi cercava un coniglio da sbranare e chi addirittura contemplava se la propria bicicletta potesse diventare uno snack improvvisato.

E che fai quando la fame chiama? Trovi - per caso, assolutamente, per caso - un agriturismo a Santa Cristina Gela!

La compagnia? Splendida come sempre, sebbene sia difficile dire se era grazie alla nostra vivace conversazione o alle "ondate" incessanti di vino che attraversavano il tavolo come le maree atlantiche.

Il "veloce" pasto, come previsto, è durato solo un insignificante periodo di 2 ore e mezza.

Forse è stata una cospirazione divina quella che ha deviato il nostro coraggioso gruppo dalla conquista della Grotta del Garrone.

Primi tra tutti, Bacco, il dio del vino, con la sua irresistibile influenza, ha permeato i nostri spiriti (e i nostri fegati), suggerendoci  che la vera avventura era nel fondo dei nostri bicchieri. Poi c’è stato Morfeo, con il suo abbraccio post-prandiale e con promesse di dolci sogni e sonnellini riposanti al di fuori delle ombre fresche della grotta. Infine, Apollo, dall’alto del suo scintillante carro solare, ci ha salutato con un affettuoso "bye-bye", lasciandoci in un crepuscolo di indecisione.

Influenzati da queste potenti divinità, abbiamo convenuto, in un lampo di saggezza, che la Grotta del Garrone... beh, può aspettare un altro giorno. Dopotutto, ci sono priorità nella vita!




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