Parco dei Monti Sicani - Monte Carcaci (1194 m.)

Pubblicato il 13 ottobre 2024 alle ore 16:41

Buona la terza! 🚴‍♂️💨

Dopo l'uscita inaugurale per l'inizio anno dell'ASD Biciclettando, siamo stati costretti a rinunciare alla seconda tappa di fine settembre sulle Madonie, da Scillato a Piano Cervi, per colpa della rottura della bici di Enrico.

Ma non ci siamo arresi! E così ci siamo dati appuntamento per l'uscita del 5 ottobre, decisi a non farci fermare. Questa volta, grazie forse anche all'intercessione di Santa Rosalia, tutto è filato liscio! 🙏✨

Abbiamo concluso con successo questa meravigliosa avventura nel Parco dei Monti Sicani, pedalando fra il lago Fanaco e quello che rimane di Piano del Lago. Un'esperienza che ci ha regalato panorami mozzafiato e il piacere di vivere ancora una volta la nostra passione per la bici in buona compagnia.

E adesso... a prepararsi per la prossima! Fozza, fozza! 💪🚵‍♀️




Ritrovo a Santo Stefano di Quisquina, dove arriviamo alla spicciolata – e, come al solito, l'ultimo "spicciolo" è il nostro caro Doctor Marzio House! 😄 Una volta tutti insieme, riprendiamo la marcia verso l'Eremo di Santa Rosalia. Una breve sosta è d'obbligo, soprattutto per una foto di gruppo davanti al suggestivo eremo.

Il nostro Presidente, non si sa mai, coglie l’occasione per chiedere la "grazia" per tutti noi – che il vento sia sempre a favore e le forature poche! 🚴‍♂️🙏

Tra uno scatto e una battuta, ripartiamo con lo spirito allegro, pronti per affrontare il prossimo tratto del nostro viaggio tra i monti siciliani.




Discesa spettacolare del 18-20% su uno sterrato decisamente instabile e tecnico! 🚵‍♂️🔥 Alcuni di noi l'hanno affrontata in sella, altri (come il sottoscritto) hanno optato per la modalità 'escursionista prudente' e l'hanno fatta a piedi! 😅🚶‍♂️ Ma, alla fine, l'importante è arrivare in fondo, giusto? 😉


Prima di raggiungere la nostra meta, la Riserva Naturale dei Monti Carcaci, ci siamo imbattuti nel "borgo fantasma" Riena. Un luogo che porta con sé le tracce di un passato controverso: un residuo delle politiche di colonizzazione rurale del periodo fascista. Uno dei tanti esempi delle famose "cattedrali nel deserto" che punteggiano la nostra regione, testimonianza di azioni estemporanee e non pianificate, tentativi frettolosi di affrontare un mancato sviluppo economico che avrebbe invece richiesto investimenti più lungimiranti e meditati.

Il borgo Riena, con le sue costruzioni ormai abbandonate e i segni del tempo ben visibili, è uno di quei luoghi che raccontano una storia fatta di promesse mai mantenute e sogni di sviluppo rimasti incompiuti. Pedalare tra queste rovine ci ha fatto riflettere su quanto la nostra terra sia stata vittima di decisioni avventate e di politiche a breve termine. Ma, allo stesso tempo, ci ha ricordato quanto sia affascinante il contrasto tra la natura selvaggia che riprende il sopravvento e le tracce dell'uomo che cercano di resistere al passare degli anni.



Durante il nostro percorso di ritorno, abbiamo attraversato Pian del Lago. Le foto non rendono pienamente l'idea, per capire davvero la situazione servirebbe una ripresa dall'alto. Vi suggerisco di dare un'occhiata su Google Maps per farvi un'idea dell'estensione che un tempo aveva questa riserva idrica, che ora si è ridotta a poco più di una pozzanghera.

Purtroppo, la siccità è una delle piaghe con cui continuiamo a fare i conti, e questo lago ne è un triste esempio. In passato, ci si è sempre illusi che le piogge sarebbero tornate a sistemare tutto, ma la realtà è che non si è mai fatto nulla per preservare questi luoghi. Il bacino è ormai intasato di fango e avrebbe bisogno di essere ripulito per tornare alla sua funzione.

È chiaro che non possiamo più affidarci semplicemente alla speranza o al caso. Oggi abbiamo sia la capacità tecnica sia le risorse economiche per affrontare e risolvere queste questioni, e sarebbe il caso di farlo. La nostra speranza è che questi luoghi, che un tempo rappresentavano risorse preziose, possano tornare a nuova vita e che si smetta di trascurare le nostre ricchezze naturali.



E per concludere in bellezza, non poteva mancare il video del nostro Beppe Linus! 🎥 Ogni volta le sue riprese diventano sempre più elaborate, con effetti speciali degni di una produzione cinematografica. 🚴‍♂️✨

Grazie a Beppe per catturare l'essenza delle nostre uscite e trasformarle in piccoli capolavori! Alla prossima avventura! 🌟


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