La nostra ultima uscita ci ha regalato una scoperta — o meglio, una riscoperta — di due affascinanti castagneti nel cuore della provincia di Palermo, con partenza da Godrano.
Il tempo era splendido, con un sole brillante che bilanciava perfettamente il diluvio che solo il giorno prima aveva inondato Palermo. Il piano iniziale era semplice: attraversare il Bosco di Ficuzza per esplorare i castagneti della zona di Godrano, e poi proseguire verso quelli di Mezzojuso. Tuttavia, come spesso accade, le nostre avventure non seguono mai un copione prestabilito.
A Godrano, dei castagni abbiamo visto ben poco, e Mezzojuso è rimasto un miraggio. A deviare il nostro cammino ci ha pensato, come al solito, Marzio — noto come Doctor House per la sua testardaggine. Insistente fino allo sfinimento, ci ha convinti a deviare su dei single track del Bosco Ficuzza.
Dopo la pioggia, quei percorsi si sono rivelati vere e proprie trappole di fango: le bici erano completamente bloccate, appesantite da un impasto argilloso che sembrava volerci fermare ad ogni pedalata. Ma è proprio questo il fascino della mountain bike: se non ti sporchi, non ti stai divertendo abbastanza!
Le strade bianche del Bosco di Ficuzza, con i loro scenari mozzafiato e la quiete incontaminata, hanno comunque reso la giornata speciale. Anche se abbiamo perso qualche castagno lungo il percorso e guadagnato qualche chilo di fango, la compagnia ha reso tutto perfetto, come sempre.
Alla fine, siamo tornati a casa con il sorriso e con la voglia di riprendere presto quei sentieri. E forse, con ancora un po' di fango attaccato alle scarpe, come indelebile ricordo di un’altra fantastica avventura. ✌️☘️
Eccoci schierati alla partenza con lo sfondo di una quercia centenaria.
Appena ci addentriamo nel percorso dall'agriturismo, ci troviamo faccia a faccia con un allevamento di cinghiali, i cui abitanti ci osservano con l'indifferenza tipica di chi ha già visto passare parecchi "esploratori della domenica". Non sembrano minimamente preoccuparsi della nostra presenza. Anzi, potremmo quasi dire che ci guardano con una certa superiorità, come a sottolineare che siamo noi gli intrusi nel loro regno di fango e sterpaglie.
Poi, però, pensiamo: forse non dobbiamo salutarli troppo calorosamente... potremmo ritrovarli più tardi, ma in una versione decisamente meno "attiva" nel nostro piatto a pranzo!
Qui, alle prese con il fangoso single track!
Arrivati alla meta finale, che poi è il punto di partenza, l'Agriturismo "Gorgo del Drago", dopo un tentativo di disfarci della bici di Enrico, in soprannumero rispetto alle macchine e di sicura poca valenza, abbiamo concluso con un pranzo forse troppo lungo. La qualità del cibo senz'altro molto buona, ma l'attesa infinita ci ha messi davvero alla prova. Ma, d'altronde, anche questo fa parte del fascino delle nostre avventure, giusto? Pazienza e fame vanno a braccetto quando si è esploratori!
E auguri all'amico SalvoMar, Salvo Di Cristofalo, per i suo 64 anni ben portati!
E per finire il video cammeo del nostro Peppe Linus!!
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Commenti
Ogni avventura è decisamente impegnativa, ma allo stesso tempo stimolante nella sua allegria. In questo caso direi anche " fangosa", molto fangosa. Ma la cosa strabiliante è che più si pedala e più si ringiovanisce. Ne abbiamo avuto un fresco esempio.